Metaforme

Il progetto “Metaforme” è nato per “inhabituel”, una mostra organizzata alla Fabbrica del Vapore di Milano dalla Dena Foundation for Contemporary Art.

Ogni tanto da bambino spingevo il letto al centro della stanza, ci saltavo sopra e cominciavo a navigare. A quel punto nessuno poteva più raggiungermi perché tutto intorno c’era il mare.
Gli oggetti che ho disegnato per “inhabituel”, un po’ come quel letto da bambino, non sono pensati per rispondere concretamente ad un bisogno, bensì per affermarne l’esistenza attraverso la teatralità di un gesto.
Si tratta di strumenti per esprimere stati d’animo, per identificarli, per sostenerli ed amplificarli; rapide prese di coscienza finalizzate a marcare uno spazio, a fissare un momento, ma destinate ad essere rimesse in discussione, rigettate in un processo in continua mutazione.
Sono gli oggetti stessi che nell’affermare un sentimento,  ne ridimensionano la portata e ne sottolineano la temporalità, suggerendo l’esistenza di una condizione diversa, talvolta opposta e contraddittoria, ma altrettanto umana e necessaria.
Ogni oggetto presenta una doppia chiave di lettura, che si svela attraverso il suo capovolgimento, prestandosi ad interpretare condizioni  diverse  e paradossali.
Ogni pezzo è composto da profilati di alluminio, saldati e verniciati, e taluni presentano inserti in feltro.